mercoledì 17 ottobre 2012

IL MIO FANTASMA DEL PASSATO



Un lampo ,
è bastato un lampo a svegliarmi
da questo torpore.
Una foto,
una semplice foto in bianco e nero,
hai limiti della mia fantasia
è bastata a riportarmi qui,
qui dove tutto tace,
pace; mi ubriaco di semplicità,
rido, rido felice fino a scoppiare in lacrime,
vedo sfocato quel bosco dove ho giocato
con Amici fedeli,
ora c'è solo fruscio di foglie,
un vuoto riempie il mio cuore,
fantasmi;
vedo tra i rami anime perse,
senza volto, senza corpo,
solo presenze che osservano,
forse aspettano un mio movimento,
un gesto,un sorriso leggero,
mentre tremo mi accingo,
mi arrendo alla mia curiosità morbosa,
entro mi trovo immerso in quel frangente,
sento un leggero sospiro, forse il vento,
o forse quel mistero diventa certezza,
oltrepasso il mio mondo quasi paralizzato
rimango senza fiato,
poi finalmente una luce accende il tuo volto,
mentre i ricordi prendono forma,
ritrovo la mia gioventù,
quello spirito di gioia lasciato in quel bosco abbandonato,
mi sento rinato  e corro,
corro senza freni tra i rami,
mentre mi sanguina il viso le mani,
senza dolore ne pianto cado,
mi rialzo e ricado fino a restare
in un mucchio di foglie
che mi avvolgono come un letto
e mi lascio addormentare dal canto
della vita,
un suono che solo un bambino percepisce,
una magia che ci viene donata e poi dimenticata
nel ventre dell'età ormai passata*Benny pensiero*

lunedì 15 ottobre 2012

BREVE RACCONTO *PUPILLO*



PUPILLO alla ricerca dell’Amicizia*

Un giorno un cane di nome Pupillo si fermò a bere in un ruscello,
all'improvviso dall'acqua saltò fuori un pesce,
allora Pupillo gli disse " Ciao piccolo essere"
ma il pesce continuo a guardarlo senza rispondere,
allora Pupillo spazientito pensò, ( magari è sordo)
" ora che ci penso non ha nemmeno le orecchie?"
Allora a tutto fiato gli gridò " CIAOOO piccolo essere:
Niente il pesce non fece nemmeno una mossa,
Pupillo pensò" Faccio un ultimo tentativo"
si riempì i polmoni fino a scoppiare e gridò
( CIAAAAAAOOOOOOO piccolo essere),
il piccolo pesce a quel punto scappò impaurito,
Pupillo riprese la sua passeggiata rimuginando
tra se e se, mentre gli frullava nella mente un pensiero,
( Forse quel piccolo essere era straniero e non capiva la mia lingua!,)
Ok!  comunque poteva almeno provare a parlare?,
così Pupillo ritornò a scodinzolare nel parco dove incrociò uno strano essere che quando lo vide gli fece un sorriso, Pupillo rimase incantato per un istante mentre la sua coda senza volere si agitava a destra e a sinistra, il cuore batteva veloce, poi via verso casa.
Il giorno dopo, Pupillo ritornò al ruscello, stupito vide su una foglia
Un rospo verde, Pupillo gli disse ,ciao strano essere, come ti chiami?,
niente il rospo non rispose anzi! Emise un verso( CRA) gonfiando il petto,
Pupillo restò un momento in silenzio poi, gli gridò allora , come ti chiami?,
il rospo nuovamente gonfiò il petto e emise quello strano verso( CRACRA),
e con un salto si dileguò tra i cespugli del bosco.
A Pupillo non restò che tornare a casa attraversando il parco con la coda tra le gambe,
e nuovamente incrociò un essere strano che giocava con la palla e quando lo vide gli fece nuovamente un sorriso e un gesto con la manina, la coda di Pupillo ricominciò a sbattere a destra e a sinistra malgrado  i vani tentativi di bloccarla da parte di Pupillo era come impazzita poi dopo quel breve momento Pupillo riprese a correre verso casa.
Il giorno dopo Pupillo si svegliò con uno strano desiderio, aveva sognato tutta la notte quel misterioso essere che sorrideva e gli provocava quelle strane sensazioni di gioia,
Pupillo anche quel giorno ritornò al ruscello, ma l’unica cosa che trovò era l’acqua gelida che scendeva lenta nel suo letto, restò in attesa per qualche tempo, poi; con la coda tra le gambe ritornò verso il parco , anche quel giorno c’era lo strano essere che giocava con la palla, per puro caso gli rotolò vicino alle zampe, l’essere corse verso di lui si fermò con il solito sorriso guardò Pupillo e allungò lentamente la sua mano verso la testa pelosa di Pupillo, che con stupore al tocco di quella mano sentì il cuore pulsare in gola, mentre l’essere in piedi davanti a lui gli sussurrò;” Che bello che sei dai vieni con me a giocare;”
Pupillo al momento restò bloccato, poi d’un tratto tra se e se disse! Ei ! ti capisco?,
da quel giorno pupillo capì che tra lui e quell’essere strano era nata una bella Amicizia che sarebbe durata tutta la vita.*Benny pensiero*

LEGGERA FOLLIA*

Il mio mondo,
una finestra aperta all'orizzonte,
quella finestra è il mio universo,
il mio sogno, la mia poesia,
il mio amore incondizionato
per la vita .

Il mio mondo,
è gioia, dopo un temporale,
dove un lampo
si perde nel crepitio di un tuono.

Il mio mondo,
è l'urlo che interrompe il silenzio,
lo spazio e il tempo.

Il mio mondo,
è l'amore che mi tiene sospeso
che non mi manda a fondo.

Il mio mondo,
è l'onda perfetta
che schiuma sulla sabbia
e cancella i difetti.

Il mio mondo,
è l'angolo di paradiso,
dove s'incontrano anime di luce,
l'inferno dove tutto brucia.

Il mio mondo ,
una finestra aperta,
dove chiunque puo entrare,
mostrando un sorriso sul viso,
l'amore nel cuore,
la luce nell'anima,
e la speranza di un mondo tutto per noi,
folli viaggiatori con la valigia leggera,
come l'eggera è la nostra follia*Benny pensiero*





lunedì 8 ottobre 2012

ANNEGANDO NEL NOSTRO DISORDINE*


che mondo ci stiamo portando dietro,
azzioni spregevoli,
schiavi del nostro lerciume,
avidi conservatori,
spietati avvoltoi
che si nutrono dei nostri stessi errori,
siamo nella mer.a fino al collo
ma respiriamo odori malsani,
peccatucci veniali,
orrori brutali,
litighiamo per la nostra sepoltura,
ma non ci accorgiamo che siamo gia morti dentro...*Benny pensiero*

un pugno al cuore

Quel dolce mistero
giace nel buio della notte,
aprendo le porte
al mio pensiero,
credevo nell'amore
nell'uomo nelle virtù,
poi un giorno tutto appare,
tutto si disintegra,
come un pugno nel vetro
mille scaglie sul pavimento,
la paura, si la paura di camminare scalzo,
persino nella mia stanza chiamata Anima,
dove mi sentivo sicuro
ha perduto la fragilità in mille pezzi taglienti,
si è ridotta la vita mia
in mille dubbi con altrettanti perchè,
credevo fosse un incubo,
invece è la realtà che mi pesa addosso
come una vecchia armatura arrugginita,
forse quella ruggine è dovuta alle lacrime
versate nei rimpianti di tempi lontani,
che ritornano spesso nel mio cuore,
nelle mie emozioni scivolando come rugiada
sul fondo di questo corpo
non di rughe ma di tagli inflitti dall'emozione
un pugno dritto al cuore ha infranto
la mia voglia di vivere,
ma non mi arrenderò a questa disfatta,
proverò ad'alzarmi e ricomincierò
a sognarti giovane passione
e vecchio amore* Benny pensiero*@ 7/10/2012

RABBIA*

Guardo questo mondo,
vedo solo rabbia che spacca
che si accumula e strappa
negativi pensieri,

come i miei in questa finta quiete,
quando ho perso la serenità?
e quando riuscirò mai a riportarla nel mio cuore !
se mentre scrivo mi duole al sol pensare
e fà male- male dentro maledetto onore,
mentre la fede si fa sempre più piccola,
persino quel lume di speranza si spegne
nel silenzio tombale, nel freddo inverno
il ghiaccio sostituisce l'amore,
il senso di colpa evade passando
attraverso le fogne della perversione,
potrò mai pentirmi?
ritrovare la mia coscienza e far pace
con essa?-
Quanta sensibilità vomitata dalle bugie
e quante parole mai ascoltate,
perdute nel tempo ora, vorrei
riempissero questo mio piccolo cervello
fino a traboccare come in un calice
e poi ridere-ridere felice...
che parola difficile sputo su queste righe,
felicità un sogno accarezzato, sfiorato
relegato nel mistero della mia conoscenza,
in un breve passaggio della mia gioventù*Benny pensiero*7/10/2012 "19.19"

lunedì 1 ottobre 2012

STAGIONI DEL CUORE*

Era la tempesta l'altra sera
che mi opprimeva,
le sue nubi nere
malinconiche cariche di lacrime,

affligevano la mia malinconica follia,
il rumore della grandine tambureggiava
sui tetti e sulle auto immobili
nei parcheggi, quasi una sinfonia irreale,
poi- il silenzio la quiete i cirri da lontano
sembravano immense montagne nere,
d'un tratto il prato del vicino
s'illuminò e lo stagno finì di vibrare
per le mille gocce che aveva raccolto,
e i mille cerchi divennero un'unico specchio,
l'Autunno ancora una volta
lasciò il posto all'arcobaleno,
che come d'incanto rimase sospeso
con i suoi colori facevano da sfondo
a quel quadro che è la natura,
in quell'istante i miei occhi si riempirono
di lacrime, mentre il cuore sussultava in gola,
persino la mia malinconia attraversò quel ponte
e cominciò a sognare un nuovo orizzonte*Benny pensiero*
 
Foto: STAGIONI DEL CUORE*

Era la tempesta l'altra sera
che mi opprimeva,
le sue nubi nere
malinconiche cariche di lacrime,
affligevano la mia malinconica follia,
il rumore della grandine tambureggiava
sui tetti e sulle auto immobili
nei parcheggi, quasi una sinfonia irreale,
poi- il silenzio la quiete i cirri da lontano 
sembravano immense montagne nere,
d'un tratto il prato del vicino
s'illuminò e lo stagno finì di vibrare 
per le mille gocce che aveva raccolto,
e i mille cerchi divennero un'unico specchio,
l'Autunno ancora una volta 
lasciò il posto all'arcobaleno,
che come d'incanto rimase sospeso
con i suoi colori facevano da sfondo
a quel quadro che è la natura,
in quell'istante i miei occhi si riempirono 
di lacrime, mentre il cuore sussultava in gola,
persino la mia malinconia attraversò quel ponte
e cominciò a sognare un nuovo orizzonte*Benny pensiero*

ARIDO


Arido e silenzioso
questo mondo noioso,
incline senza confine
senza vergogna
ne voglia d'amare,
Arido senza colore
questo mondo traditore,
uccide la vita di altri viventi,
accidenti! repellenti come serpenti
prima donano mele succulente,
poi ti chiedono di dare il peggio del male,
Arido indifferente
questo mondo privo di luce celeste,
illumina le menzogne con fari accecanti,
stordendone l'anima dei passanti,
succubi, pesanti anime vaganti,
Arido il mio cuore si è perso
aspetta che piove su questo mondo malato
tante gocce di sangue per il dolore versato,
depredato della sua bellezza,  ora deserto
triste si presta ,scambiando il destino
per un bicchiere di vino,
dall'alba al tramonto arido è diventato
questo mondo spietato- che pure Dio
si è dileguato.*Benny pensiero*