giovedì 22 dicembre 2011

pensiero

Mi sono svegliato con la sensazione
che al posto del cuore ci sia una rosa rossa,
ho quasi la percezione di sentirne il profumo
è forse l'amore che fiorisce nuovamente in me,
petali come velluto,
rossi come un bicchiere di vino durante un buon pasto,
profumati come due corpi intrecciati ,
sento che si apre lentamente ,
restando stretta come ad'indugiar
avvertendo il pericolo di restare coinvolta
in una nuova fioritura fuori dal suo tempo*Bennypensiero*

Ritmo

ho bisogno di sentire la musica
che comprime le mie orecchie
fino a farmi saltare dalla sedia
per ballare con lei,
scatenare le mille vibrazioni
che porto dentro il mio obeso pensiero,
far scattare la scintilla per accendere
il fuoco del desiderio,
poi come un cubetto di ghiaccio
sciogliermi lentamente nel tuo inferno,
scoprendo che il paradiso è
l'altra faccia della medaglia
vinta in una fiera di paese,
con la stessa musica ti ho sognata,
poi... sei sparita con le sue note
nel trentatre giri della vita*bennyfollia*

OLTRE

C'è un Natale fatto di male
nero nell'anima come il carbone,
entra nei cuori delle brave persone
facendole sentire sole.
L'angoscia pervade lo stato d'animo
dell'innocente Cristiano,
del politico senza soldi,
dell'imprenditore che non evade con piacere,
del comune mortale indifferente,
del vicino senza nome e che troppo stanco
non riesce a rispondere al saluto,
del sano violentatore di giovani persone
che per sfogare il suo( amore ) finge
di esser malato e per questo viene trattato
come un povero emarginato!!!!!.
Mi continuo a domandare......
ma l'unico imbecille è chi ruba una mela per fame?*Bennypensiero*

CORPO

Ti consumi come un lume
vivendo attraverso una luce soffusa
lasciando che la speranza scaldi l'animo,
mentre tra le lacrime di cera ti sciogli
di te resta solo un piccolo raggio nel buio
che al primo soffio di vento si spegne,
lasciando nella stanza l'odore di fumo bruciato,
comunque sei stato per un piccolo momento
la consolazione di un evento,
hai mè soffiato nel pentimento di un anno trascorso
finendo nel mezzo di una torta spartita e mangiata
da balordi riuniti a farti la festa*Bennypensiero*

IL FIUME DELLA VITA

Ora che sono qui,
                               seduto sulla cima del mondo,
                                guardo come profondo è stato
                                   il vagar in quella terra.
                                    Scorre il grande fiume della vita,
                                  non si ferma nemmeno al tramontar del sole,
                                    continua il suo frizzar e il suo rumore,
                                     e nelle onde si scopre l'amore,
                                      Quando con forza sbatti contro le grosse pietre
                                    è vero ti fai male ma continui ad'andare veloce,
                                        quando trovi le rapide ne vieni ingoiato,
                                         eppure ne ritorni seppur bagnato
                                             piu pronto ad'affrontarne altre.
                                             Nuotano con me altre vite ,
                                            chi segue la corrente, chi la risale
                                              combattendo per procreare dal mare ,amore,
                                            Lo sò è naturale anche se questo fa male,
                                            continua ad'affrontare giorno dopo giorno
                                                  stagione dopo stagione il torpore
                                                   il gelo il caldo e con passione scivoli
                                                      per gettarsi con fiducia in quelle acque salate
                                                     del mare infinito dove il riposo eterno
                                                         culla l'anima e le sue correnti
                                                             trasportano l'ivolucro come un ramo
                                                              strappato al suo albero ,
                                                                   a visitare il mondo ,quel mondo
                                                                       fatto di grandi speranze poche certezze,
                                                                       e tanto desiderio d'incontrare l'Amico sincero,
                                                                          oppure un grande Amore vero*Bennypensiero*

venerdì 16 dicembre 2011

PENSIERO*

Siamo solo all'inizio e già pensiamo alla fine,
guardiamo le porte del cielo spalancarsi,
eppure non vi entriamo,
lodiamo esaltiamo padri celesti,
eppure combattiamo guerre terrestri,
scivoliamo nella fede come serpenti
pronti ad'avvelenare le anime perdute
nei miracoli ,
esaltando spergiuri e ingiurie
nel nostro temporaneo evolvere
dimentichiamo le nostre culture
facendoci soffocare dal razzismo
violento e senza senso*Bp*

FOLLIA*

Io vivo della mia follia
ascolto il suo stare bene
senza lasciare vuoti i meandri
della mente mia
siamo compagni da sempre
dividendo il cuore e l'anima
nello stesso corpo
avvolte si arrabbia per la mia
testarda voglia di piangere
altre volte ride a crepapelle
e mi rende felice leggero
sazio di vita
follia portami via
scollami da questo torpore terreno
schizzami frullando la regolarità*Bennypensiero*

QUANTE COSE*

Quante cose avrei potuto fare...
quante ne avrei fatte....
o pensate solamente...
maledettamente....
la mia coscienza ha impedito
frustato forzato profanato
la mia identità...
rendendola cieca perduta
nell'immenso vuoto di questa vita
senza la luce della verità
ho strisciato poi camminato
e domani tornerò piegato
perduto nuovamente nelle tenebre
fragile facile preda del nulla*Bennypensiero*

fantasmi*

Aleggia nella stanza il profumo di rose,
eppure è inverno sopra ogni cosa,
danza la fanciulla nella stanza,
senza la musica eppure si lancia,
e il bambino gioca col suo trenino,
eppure non ride divertito,
due labbra si baciano dopo un bicchiere di vino,
una è calda umida l'altra è quella del vicino,
fredda come il vetro di uno specchio,
una lampadina imprigiona la luce,
mentre il gatto fa le fusa,
rumoreggia il ceppo nel camino,
mentre un fantasma mi fa il piedino*Bp*

sfiorare*

Resto sul filo mi sento sicuro,
se tocco la terra finisco di sognare
eppure sto male,
e penso di continuare a sognare,
forse fuggire dalla realtà è da codardi,
ma questa realtà non è la mia,
tientela pure io continuo a camminare sul filo
teso della mia follia,
se ti senti coraggioso prova a tagliarlo
tanto non cadrò nella tua trappola
aprirò le ali cavalcherò i temporali
riposerò sulle nuvole,
ma non toccherò il male terreno*Bp*

pensiero*

La mia anima trova il pianto
mentre il mio corpo lacerato dal dolore
sprigiona rabbia verso l'odio di fratelli
venuti al mondo per colorare di sangue
l'azzurro amore .
In ginocchio batto il petto al cospetto
di un'entità superiore mentre la sua luce
irrompe nel cuore mi sento inutile
vuoto nel vedere la brutalità che
nei nostri sarcofagi fatti di carne
esplode contro il debole e disperato della
porta accanto*Bp*

ti prego*

Sento il vento già porta il freddo,
si ode un grido disperato
forse è il mio cuore ferito
oppure sono i pensieri che sbattono
contro le inferriate della solitudine,
formando una musica triste .
Madre sofferente dal cielo
lasci cadere il tuo pianto
e grandine diventa nell'icrociare
il gelo di questa gente vivente
sul mondo inevitabilmente la vergogna
apre le ali mettendo a nudo lo squallore
che d'odio veste*Bp*

COSA SONO VENUTO A FARE*

Arrivi al mondo
diventi parte di esso
sopravvivi al deturpamento
all'egoismo, all'indifferenza,
vieni calpestato da giganti
senza cuore, gettato nei meandri
piu bui dove lampi di mine
disperdono le tue carni,
e avvoltoi ne fanno preda
per poi disperderli attraverso
le feci nei quattro angoli
di una sfera di cristallo
dove persino un'imbecille
ti puo leggere il destino,
mi sentivo parte di esso
ora non posso nemmeno volare
mi hanno tarpato le ali*Bp*

PENSIERO*

Due piccole ali
tante piume candide
è il mio angelo custode
stasera è quì ad'ascoltare
il mio cuore che scoppia d'amore.
Occhi blu lunghi sorrisi,
mi tocca l'anima e libera la luce
soffocata nel mio corpo frastagliato
come un faro sugli scogli .
Improvvisamente sbatte le ali,
onde infrangono nel vento
lasciando il fragore viaggiare sul mondo,
poi... la quiete ritorna le piccole ali si chiudono
uno sguardo un dolce sorriso
e ritorna nel suo paradiso,
lasciandomi nell'oceano della notte
con la luce riflessa verso il futuro*Bp*

FASI*

Si nasce liberi di poter sognare
una vita razionale,
si cresce nella speranza che la ragione resti al passo dei sentimenti,
si diventa adulti sbagliando ,pensando che l'errore è la parte migliore
per sentirsi normali,
s'invecchia perdendo la ragione,
credendo che la saggezza sia la regola,
si arriva alla fine del tempo ricordando i nostri errori,
Un lampo di luce si torna liberi di sognare*Bp*

nebbia*

La folli è come la nebbia:
Quando ci sei dentro
non vedi quello che succede
intorno.
Mi trovo come in un lenzuolo
avvolto nella mia follia,
vedo attraverso le fitte maglie
di questo cotone che soffoca
il grido di libertà,
nel profondo manto bianco
ascolto il silenzio che rincorre
nel vento il fruscio di voci sottili
dolci richiami mi portano verso la luce,
al di là della solitudine un mondo
si apre per intrappolarmi nuovamente*Bp*

lunedì 12 dicembre 2011

LA VERGOGNA DI MORIRE*

Ho messo a nudo la vita mia,
                              rompendo il guscio della follia,
                           mentre l'anima si svuota dalle sinfonie
                           degli amori sviolinati , il cappio è teso
                              penzolante per ricevere il mio peso.
                            Musica celeste penetra nella mente,
                             mentre spartiti si mischiano al vento caldo
                            del sud, nella confusione le note echeggiano
                                e frastuoni stonano i miei ricordi.
                                Così nel mio nudo vestito di pelle rosa
                                  e il sudore che cola, trascorro la mia ultima ora.
                               Non oso alzare lo sguardo ,verso quel cielo d'orato
                                  violato da ali di ferro e scie di finte nuvole ,
                                     con linee rette dividono a fette l'infinito celeste.
                                     Sento tremare la terra sotto quei piedi che hanno viaggiato
                                     calpestato milioni di granelli ,seguito sentieri folti di cespugli e spine,
                                        ormai stanchi di sopportare il peso di questo tronco carnaceo.
                                     Persino il violino scivola dalla mano, come a fuggire per non voler piu stonare,
                                        le sue corde ormai sfinite, lacerate ,consumate da un'archetto  vecchio,
                                             la ruvida guancia ferma al tramontare
                                                  del giorno, senza girare lo sguardo egli piange chiedendo perdono,
                                               mentre dall'alto un'angelo bianco lo prende per mano guidandolo
                                                        verso la luce nel tunnel della resurrezione*Bennypensiero*

domenica 11 dicembre 2011

attraverso le paure

Attraversando le paure
col cuore in gola
mi sostiene il tuo amore
mi arrendo al dolore
piangendo nel silenzio
della tua ombra
Attraversando la vita
sfiorando con le dita il cielo
senza poterlo toccare
non vi è in mè il bene
ma solo il male
Per questo motivo attraverso
il destino senza timore
sfuggo all'amore*Bennypensiero*

martedì 6 dicembre 2011

PRIGIONIERO DELL'AMORE*

Ora da dietro quelle sbarre
                               in una cella umida piena di angoli bui,
                              dove il rumore di ratti  affamati
                               appare come il ghigno del minotauro
                                  alla ricerca dell'anima perduta .
                                 Come in quel labirinto si perde la speranza
                                    di ritrovare l'uscita, dove nemmeno il filo
                                      di una comune mortale riuscirà a riportare
                                       a vedere dietro il muro di cinta,
                                         quel muro creato dall'esistenza malata,
                                          dove il cotanto pianto corrode pian piano
                                          trasformando le pietre lisce in ruvidi solchi,
                                            gli stessi che il tempo ha formato sul viso
                                             ormai appassito dell'uomo imprigionato.
                                               L'unica speranza è evasa con la sua anima
                                                 e il destino latitante e assassino si nega
                                                  all'unica telefonata concessa.
                                                     Eppure dentro quelle quattro mura
                                                      ricoperte da nudi di donne a ricordare
                                                        come la carne fa bollire il sangue
                                                        mescolandolo  passione e dolore,
                                                         il piacere alla disperazione, la vita alla morte,
                                                          ormai l'ombra della notte nasconde il profilo
                                                           di quell'uomo ,e la notte si porta con sè
                                                              il respiro pesante le sue illusioni
                                                                i rancori e le verità celate nel cuore
                                                                  di un prigioniero dell'amore......
                                                               E' questa la pena per aver amato
                                                                  una donna che col suo tradimento
                                                                     ti ha condannato all'ergastolo
                                                                        della solitudine*Bennypensiero*

lunedì 5 dicembre 2011

SEDUTI SUL TRONO DI GHIACCIO*l'umano destino*

Tutto è inizio,
                             mentre la fine gia scopre le carte.
                             Il velo del mistero squarcia le funeste nubi,
                            ecco il paradiso scende nel mondo,
                              gelando l'esistenza .
                             Flebile resiste l'anima, ingarbugliata,
                               in una matassa senza capo ne coda,
                             l'inganno ormai tramato nel buio,
                                 ha strappato le radici della fede terrena.
                               Come una iceberg il trono del potere
                                 e sopra esso il male supremo
                                    increspa le vita .
                                  Trasuda il cuore gocce di sangue,
                                   dell'essere umano rimane l'odore acre
                                       di carni putrefatte .
                                       Città risucchiate nei cirri neri,
                                         come ingoiate con estrema ingordigia
                                           si perdono dannate nell'evolversi del caos.
                                            Eppure si sente nel fragore e nella tempesta
                                                il cuore ,un battito e un'altro irrompono
                                                 infliggendo calore ,lasciando filtrare
                                                     un raggio di sole.
                                                   Lenta agonia si  scioglie e il trono
                                                   riempie il mondo di acque profonde,
                                                   traspare l'ombra della morte ,
                                                    seduta mentre cinge tra le braccia
                                                     il figlio della notte ,
                                                   colui che sfidava la sorte,
                                                    mietendo morte e tormento,
                                                     nel suo avido travestimento ora rimane
                                                         silente come il suo padre padrone,
                                                           ormai solo alla deriva nell'infinito
                                                            senza nemmeno un nome  da ricordare,
                                                                il suo cognome: male.
                                                                Ritorna la vita ,scorre felice la pace nei cuori
                                                                  basta dolori , basta sognare incubi di male,
                                                                     bisogna amare rispettare,basta lottare,
                                                                           per trovare la pace nel cuore
                                                                             non siamo costretti a provare o infliggere dolore,
                                                                          ma l'umano è folle e senza ragione insegue l'evoluzione,
                                                                               dimenticando l'amore .*Bennypensiero*